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Ginecomastia uomo cos’è e come curarla

Ginecomastia uomo cos’è e come curarla

Cos’è la nell’ e come curarla è l’argomento che approfondiremo qui di seguito cercando di rispondere alle domande più comuni. In sintesi, questa condizione riguarda molti uomini di diverse età e consiste nell’aumento di volume delle . Questo fenomeno può essere dovuto a vari fattori, tra cui gli ormoni, le malattie, i farmaci e lo stile di vita. 

Può provocare disagio fisico ed emotivo a chi ne soffre, ma esistono delle soluzioni per risolvere il problema. In questo articolo vi spiegheremo cos’è la ginecomastia, quali sono le sue cause e i suoi sintomi, come si effettua l’intervento chirurgico e quali sono i consigli per prevenirla o curarla senza operazione.

Ginecomastia uomo cos’è

La ginecomastia è una condizione che si manifesta con l’ingrossamento delle ghiandole mammarie nell’uomo. Si tratta di un fenomeno abbastanza comune, che può colpire sia i ragazzi in pubertà sia gli uomini adulti. Non è una malattia grave, ma può causare disagio psicologico e sociale a chi ne soffre.

Ginecomastia cause

Le cause possono essere diverse, ma in generale sono legate a uno squilibrio ormonale tra estrogeni e androgeni. Gli estrogeni sono gli ormoni femminili, che stimolano lo sviluppo delle mammelle, mentre gli androgeni sono gli ormoni maschili, che inibiscono la crescita delle ghiandole mammarie. Quando il rapporto tra questi due ormoni si altera, le ghiandole mammarie possono ingrandirsi.

Alcuni fattori che possono provocare uno squilibrio ormonale sono:

  • La pubertà, quando il subisce dei cambiamenti fisiologici e ormonali;
  • L’invecchiamento, quando la produzione di androgeni diminuisce;
  • Alcune malattie, come l’ipogonadismo, l’ipertiroidismo, l’insufficienza renale o epatica;
  • Alcuni farmaci, come gli steroidi anabolizzanti, gli antiandrogeni, gli antidepressivi, gli antipsicotici;
  • Alcune sostanze, come l’alcol, la marijuana, l’eroina;
  • L’, che favorisce la conversione degli androgeni in estrogeni nel tessuto adiposo.

Sintomi più comuni

I sintomi della ginecomastia sono:

  • L’aumento di volume delle mammelle
  • La presenza di noduli o masse palpabili sotto l’areola
  • Il dolore o la sensibilità al tatto delle mammelle
  • La secrezione di liquido dal capezzolo (raro)

Ginecomastia intervento

L‘intervento chirurgico per la ginecomastia è una soluzione definitiva per eliminare l’eccesso di tessuto ghiandolare e adiposo dalle mammelle. Si tratta di un’operazione ambulatoriale, che si esegue in anestesia locale o generale. Il chirurgo plastico effettua delle piccole incisioni intorno all’areola o nel solco sottomammario e asporta il tessuto in eccesso con una o una resezione diretta. Il risultato è un petto più piatto e maschile.

Domande frequenti sull’argomento

Cosa fa venire la ginecomastia?

Questa condizione può venire per diverse cause, ma in generale è dovuta a uno squilibrio ormonale tra estrogeni e androgeni. Questo squilibrio può essere causato da fattori fisiologici (pubertà, invecchiamento), patologici (malattie endocrine o metaboliche), farmacologici (assunzione di alcuni medicinali) o ambientali (esposizione a sostanze tossiche).

Come si risolve la ginecomastia?

Si risolve in diversi modi a seconda della causa e della gravità del problema. In alcuni casi, basta attendere che il corpo si regoli da solo e che gli ormoni tornino in equilibrio. In altri casi, si può ricorrere a dei trattamenti medici, come la terapia ormonale sostitutiva o la somministrazione di antiestrogeni. Infine, in caso di ginecomastia persistente o severa, si può optare per l’intervento chirurgico.

Come eliminare la ginecomastia senza intervento?

Esistono dei rimedi naturali per eliminare la ginecomastia senza intervento? Purtroppo no. Alcuni consigli che si possono seguire sono:

  • Mantenere un peso corporeo adeguato, evitando il sovrappeso e l’obesità;
  • Fare attività fisica regolare, soprattutto quella che rinforza i muscoli pettorali;
  • Seguire una dieta equilibrata, limitando il consumo di alcol, caffeina e cibi ricchi di estrogeni (come la soia);
  • Evitare il fumo e l’uso di droghe;
  • Consultare il medico in caso di assunzione di farmaci che possono influire sugli ormoni;
  • Sottoporsi a controlli periodici per escludere eventuali malattie sottostanti.

Quando va via la ginecomastia?

Può andare via spontaneamente o persistere nel tempo a seconda della causa e dell’età del paziente. In genere, quella puberale si risolve entro uno o due anni dalla comparsa, mentre quella senile tende a rimanere stabile o a peggiorare con il passare del tempo. La condizione indotta da farmaci o da malattie si risolve interrompendo la causa scatenante o curando la patologia di base. Quella idiopatica, invece, non ha una causa nota e può durare per anni o per tutta la vita.

Quali farmaci provocano questa condizione?

Molti farmaci possono causare l’ingrossamento delle ghiandole mammarie nell’uomo, a causa del loro effetto sugli ormoni sessuali. Tra questi ci sono gli antiandrogeni, gli estrogeni, gli antimicrobici che possono interferire con il metabolismo degli ormoni e alcuni antidepressivi. Oltre a questi, bisogna includere:

  • antiulcera, che possono inibire l’enzima 5alfa-reduttasi, responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone, come la cimetidina e la ranitidina;
  • antipsicotici, che possono aumentare i livelli di prolattina, un ormone che stimola le ghiandole mammarie, come l’aloperidolo e le fenotiazine;
  • farmaci cardiovascolari, che possono avere effetti antiandrogenici o estrogenici, come lo spironolattone, l’amiodarone, i calcio-antagonisti e gli ACE-inibitori;
  • farmaci antineoplastici, che possono interferire con la sintesi o l’attività degli ormoni sessuali, come gli alchilanti, gli alcaloidi della vinca, il metotrexato e gli agonisti e antagonisti di LH e GnRH;
  • steroidi anabolizzanti, che possono causare una retroazione negativa sulla produzione di testosterone endogeno e favorire la conversione periferica degli androgeni in estrogeni;
  • alcune sostanze da banco a base di piante, che possono contenere fitoestrogeni, cioè composti vegetali simili agli estrogeni umani, come l’olio di lavanda e l’olio dell’albero del tè.
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